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La tecnologia che rianima le foto degli avi: My Heritage combatte la nostalgia
03 marzo 2022

La tecnologia che rianima le foto degli avi: My Heritage combatte la nostalgia

Qualcuno si è mai chiesto quale fosse l’espressione imbarazzata di Dante? O che faccia avesse la Gioconda quando era scocciata? Come sorrideva Alessandro Magno? Da oggi la tecnologia è in grado di soddisfare anche queste curiosità.

Scendono in campo nuove applicazioni capaci di modificare o ricreare le espressioni del volto. Dopo il successo di FaceApp, attraverso la quale è possibile vedere come cambieranno i nostri connotati facciali tra qualche anno, è arrivata da circa un anno Deep Nostalgia, intelligenza artificiale di My Heritage che rianima le fotografie in bianco e nero.

Che stregoneria è mai questa?

Il sistema non fa altro che utilizzare dei video pre-registrati come modello di base dei movimenti facciali, poi li applica alla fotografia o all’immagine fornita e in una manciata di secondi crea una gif con i movimenti quasi realistici del personaggio scelto.

L’idea è di My Heritage, un’azienda israeliana specializzata nella ricerca genetica. Lo scopo dichiarato di My Heritage è quello di creare un database ricco di informazioni utili per chi sta cercando risposte sul proprio passato. L’utente infatti, registrandosi, crea un proprio spazio nel quale potrà accedere ad alcune funzionalità totalmente gratuite per i primi 14 giorni. Il piano Basic prevede la creazione di un albero genealogico limitato a 250 persone. Con un anno di abbonamento a 59 euro, invece, si ottengono anche funzionalità avanzate per il DNA e l’assistenza clienti. Si potranno scoprire le espressioni di personaggi illustri o più semplicemente quelle dei propri nonni mai conosciuti, oppure fare delle ricerche inerenti gli avi della propria famiglia.

Il sito chiederà a ciascuno di “compilare” il proprio albero genealogico con informazioni di cui si è a conoscenza e foto che già si possiedono, consentendo agli altri utenti di trovare qualche notizia, agevolandone la ricerca. Inoltre, per i più coinvolti dal progetto, c’è anche l’opportunità di effettuare un test del DNA per scoprire le proprie origini etniche, e trovare così parenti perduti fra più di 2100 regioni geografiche. Per quanto riguarda la privacy, invece, la piattaforma assicura che le immagini vengono eliminate immediatamente dopo l’elaborazione.

Interessante o inquietante?

Se per qualcuno Deep Nostalgia costituisce una scoperta rivoluzionaria, bizzarra e addirittura emozionante, per altri veder le movenze del volto dei propri cari defunti può rappresentare una tendenza lugubre. In seguito alle critiche sollevate da più parti da giornali e tabloid, però, è arrivata la risposta da parte di un portavoce di My Heritage. Ha spiegato che le funzionalità dell’applicazione sono state pensate solo ed esclusivamente per un uso nostalgico, e la stranezza più insolita potrebbe essere l’accenno di un sorriso - sottolineando che le gif non includono il parlato, proprio per preservare qualsiasi abuso.

Niente a che vedere, dunque, con i deepfake - modernissimi trend che spopolano sulla rete e vedono come protagonisti personaggi più o meno famosi dei quali si ruba e manipola il volto e la voce per costruire veri e propri video-montaggi. Inoltre, al di là dell’uso più o meno divertente e personale, la tecnologia di questa nuova app potrebbe arricchire alcuni documentari, permettendo - per esempio -, di riportare in vita il presidente Abramo Lincoln.

Laura Lipari

Laura Lipari

Arrivo dall’entroterra siciliano. Molto lontana dal mare per sentirne l'odore ma non troppo per sfuggire dalla sua attrazione.Cerco sempre di guardare il mondo dal mio punto di vista "sottosopra". Scatto foto imperfette con estrema imprecisione e leggo per cercarmi tra le righe. Scrivo per liberare quello che non so di provare.

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