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La misteriosa interferenza televisiva di Max Headroom
20 novembre 2022

La misteriosa interferenza televisiva di Max Headroom

Trentacinque anni fa, la tv americana fu vittima di un'interferenza televisiva che vedeva protagonista un uomo misterioso travestito da Max Headroom. Ripercorriamo quella particolare giornata del 1987.

La televisione ci regala spesso momenti inaspettati che diventano cult. Per quanto riguarda la tv italiana, i casi sono numerosi: il “tentato suicidio” durante il Festival di Sanremo del 1995; la puntata del 31 dicembre 1991 di Non è la Rai (una concorrente da casa diede la risposta giusta del cruciverbone prima che la conduttrice, Enrica Bonaccorti, facesse la domanda); la puntata de La ruota della fortuna del 13 marzo 1995, in cui il signor Giancarlo diede la soluzione sbagliata all’enigma “Le amazzoni” dicendo "Vinsero battaglie grazie alla loro figa– anziché "foga". Se nel nostro Paese le interferenze avvengono soprattutto all’interno di programmi tv, all’estero colpiscono direttamente il segnale di ricezione, sconvolgendo il regolare svolgimento delle trasmissioni.

Trentacinque anni fa, il 22 novembre del 1987, la tv statunitense fu vittima di un'intrusione nel segnale televisivo davvero insolita. Parliamo dell’interferenza di Max Headroom.

Chi è Max Headroom?

Max Headroom è un personaggio immaginario nato nel 1985 e pubblicizzato come "il primo presentatore televisivo generato dal computer". In realtà, Max Headroom era generato truccando l’attore canadese Matt Frewer - famoso per aver recitato nel film Quarto protocollo - e mettendolo dietro a uno sfondo a linee parallele in movimentoLa sua prima apparizione fu nel programma di video musicali della rete britannica Channel 4, The Max Talking Headroom Show.

In America, questo personaggio futuristico ebbe un grande successo, al punto che la rete ABC realizzò una serie in due stagioni denominata Max Headroom, che andò in onda dal 1987 al 1988. Fu la prima serie tv cyberpunk ad essere trasmessa in prima serata su un’emittente statunitense. In Italia, gli episodi del telefilm vennero trasmessi su Rai Tre nel 1989. Grazie a questa ulteriore fama, Max Headroom divenne testimonial della Coca-Cola, lanciando lo slogan-tormentone "Catch the wave" ("cavalca l’onda").

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L'interferenza di Max Headroom

Max Headroom fu anche artefice, a sua insaputa, di una delle interferenze più leggendarie della storia della televisione. Il 22 novembre del 1987, alle 21:00, l’emittente di Chicago WGN-TV stava trasmettendo il notiziario News at Nine; il giornalista Dan Roan stava commentando una partita della squadra locale di football americano, i Chicago Bears, quando all’improvviso il segnale venne interrotto, e una persona con la maschera di Max Headroom apparve a schermo. L’audio era disturbato, e dietro di lui c’era un pannello a righe che si muoveva in maniera ipnotica, esattamente come nello spot della Coca-Cola che aveva Headroom per protagonista. La rete riuscì a interrompere la trasmissione soltanto 20 secondi dopo. Dan Roan, ancora disorientato, disse ai telespettatori che neanche lui sapeva cosa fosse accaduto.

Il misterioso disturbatore, tuttavia, decise di non demordere. Due ore dopo, un altro canale di Chicago, la WTTW - affiliato alla PBS -, stava trasmettendo una puntata della serie tv Doctor Who. Mentre l’attrice stava per utilizzare un microscopio, riapparve il misterioso Max Headroom. In questa intrusione l’audio era meno distorto, quindi fu possibile capire qualche frase sconnessa. "Max Headroom" cominciò insultando Chuck Swirsky, voce radiofonica delle partite di basket dei Chicago Bulls, che in quegli anni era sotto contratto con la WGN, definendolo "un fottuto liberale nerd". Poi l’uomo prese una lattina di Pepsi e la lanciò verso la telecamera, pronunciando lo slogan della Coca-Cola dello spot con il vero Max Headroom, "Catch the wave". L’interferenza continuò: l'uomo fischiettò la sigla della serie animata Clutch Cargo, citandone l’ultima puntata – Big X - con la frase "I see again the X”. Poco dopo, citò in maniera subliminale la rete WGN, dicendo di aver realizzato una maestria “for all the greatest world newspaper nerds” - l’acronimo WGN sta per World’s Greatest Newspaper. Subito dopo si mise un guanto - l’altro lo aveva il fratello -, per poi toglierselo subito dato che era lercio.

L’interruzione continuò, ma cambiò l’inquadratura: Max Headroom era prono, e faceva una smorfia a una figura femminile; la donna cominciò a percuotere i glutei dell’uomo con una frusta. Max disse che lo stavano per prendere, mentre il complice lo insultava dandogli della squillo. Dopo circa 90 secondi, la WTTV riuscì a riprenderei il controllo del segnale. Il ritardo era dovuto al fatto che l’emittente non poteva spegnere il trasmettitore in zona perché non ne aveva il controllo remoto.

Ecco il filmato della seconda interferenza

Il giorno dopo la notizia fece il giro delle emittenti statunitensi, destando molto scalpore. Anche l’FBI avviò un'indagine per capire cosa fosse successo - soprattutto perché, pochi mesi prima, ci furono altre interruzioni sui canali HBO e Playboy TV, benchè in quel caso si trattò solo di testi in sovrimpressione, e i responsabili furono arrestati in breve tempo (la legge americana considera un reato penale interrompere il segnale di broadcasting dei mezzi di comunicazione). Tuttavia, nonostante gli sofrzi, gli artefici di queste interferenze non furono mai individuati, e il caso è ancora oggi avvolto nel mistero.

Raffaele Pitzalis

Raffaele Pitzalis

Il mio accento sardo mi precede. Conosco fin troppo bene gli oggetti e gli eventi mediatici antecedenti al 2000. Le mie passioni? Automobili d'epoca, gastronomia, televisione e riviste del passato. Disegno fumetti (Car Crash Fumetti sono io) e fotografo auto per strada. Non ho un abbonamento Netflix però conosco quasi a memoria tutte le puntate de Il Commissario Rex e di Squadra Speciale Cobra 11.

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