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"War in the Digital Age". Due giorni online per capire il ruolo del web nelle guerre moderne
30 luglio 2022

"War in the Digital Age". Due giorni online per capire il ruolo del web nelle guerre moderne

Nel corso della storia, la guerra è rimasta immutata nel perpetrare atroci sofferenze ai più deboli, inconsapevoli vittime di soprusi e giochi di potere a loro estranei. Ciò che è mutato invece, è l'uso che l'uomo fa della tecnologia per perpetrare dolore al suo prossimo. 

La guerra in Ucraina, fedele alle regole della Storia, sta mostrando al mondo intero l'importanza cruciale che la scienza tecnologica ha ormai nella gestione dei conflitti. Che si tratti di utilizzare i droni per la geolocalizzazione delle truppe avversarie, di adottare NFT per sostenere una campagna umanitaria o di invocare le Nazioni Unite su Zoom affinché tale orrore abbia fine, l'impatto che Big Data e algoritmi hanno in ogni aspetto del conflitto in corso è ormai innegabile. 

Tuttavia, non è facile comprendere la portata storica di quanto accade oggi nella rete. Per tale ragione, il Digital Communication Network (DCN Global), un'NGO dedicata a promuovere e discutere iniziative democratiche online, ha deciso di organizzare il forum "War in the Digital Age" il prossimo 27 e 28 luglio a Sofia. Forte di un’esperienza decennale e di una rete di collaborazioni che si estende per tutto il mondo, DCN Global ha deciso di mettere a disposizione di quanti desiderino partecipare, il suo sguardo attento e professionale nel raccontare l’evoluzione della società civile sulla rete. 

L'evento, totalmente gratuito e in formato ibrido, si pone come obbiettivo concreto quello di discutere l'evolversi della guerra delle informazioni a livello locale e cross nazionale: nel mondo del web, infatti, vincere online è divenuto tanto importante quanto vincere sul campo. Esperti provenienti dal mondo della società civile, della comunicazione e dall'industria digitale discuteranno dunque le strategie adottate tanto dai leader internazionali quanto dalla popolazione ucraina per fa fronte all'invasione iniziata lo scorso febbraio. 

Gli strumenti del Web 2.0 si sono infatti amplificati e ingranditi in Ucraina, non grazie ad eserciti di troll, ma a persone reali che hanno unito le loro forze per resistere all'occupazione e alle sue disastrose conseguenze. In tale ottica, il Web 3.0 dimostra un ruolo di primo piano. È questo il caso delle criptovalute utilizzate tanto per raccogliere donazioni quanto per eludere le sanazioni internazionali. 

Con l’intento, dunque, di fornire delle coordinate a quanti si sentano persi nel mare della comunicazione contemporanea, DCN Global offre a tutti coloro che si iscriveranno una bussola per investigare come mai l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa possa considerarsi qualitativamente differente dalla maggior parte dei conflitti precedenti. 

War in the Digital Age è dunque l'occasione per fornire strumenti critici capaci di dare un senso tanto all'uso di Tik Tok come strumento di propaganda, quanto alle strategie di censura e anticensura, fino al ruolo che le grandi aziende hanno nel combattere la disinformazione.  

Un’occasione per fare massa critica davanti a un evento che potrebbe ripetersi se non comprendessimo che il mondo virtuale è ormai giunto ad avere un impatto tanto concreto quanto il reale.

di Leonardo Delfanti

Redazione

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