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Angelo Guglielmi, il direttore che fece rinascere Rai Tre
12 luglio 2022

Angelo Guglielmi, il direttore che fece rinascere Rai Tre

Angelo Guglielmi è scomparso all'età di 93 anni. Fu direttore di Rai Tre dal 1987 al 1994; grande innovatore, lanciò la tv della realtà. Tra i programmi cult nati durante la sua direzione troviamo: Avanzi, Chi l'ha Visto?, Telefono Giallo, Blob e La Tv delle Ragazze.

Trentacinque anni fa, la terza rete Rai - nata nel 1979 - non era ancora riuscita a imporsi nel panorama televisivo, e in molti casi aveva avuto degli ascolti inferiori rispetto a quelle di alcune reti private e locali. Il problema principale di Rai Tre era quello di puntare troppo sulla regionalità, creando programmi dal basso appeal e senza una linea editoriale ben precisa.

La rivoluzione di Guglielmi

Angelo Guglielmi rivoluzionò il canale, incentrando i programmi sulla realtà quotidiana e narrandone anche gli aspetti più reconditi e brutali. Nacque così il fenomeno della tv-verità. La cronaca e l’attualità divennero le protagoniste del palinsesto di Rai Tre, portando alla nascita di programmi destinati a entrare con successo nelle case degli italiani. Telefono Giallo raccontava i misteri irrisolti – ancora dà fastidio la puntata sulla strage di Ustica –; Chi l’ha visto? cercava le persone scomparse; Storie maledette narrava i delitti attraverso interviste agli autori degli omicidi; Un giorno in pretura entrava nei tribunali italiani; Samarcanda raccontava la politica attraverso le piazze italiane; Mi manda Lubrano dava spazio ai consumatori truffati e infelici; Profondo Nord spiegava le economie e le politiche del Nord Italia; Milano, Italia confrontava le idee dei politici con gli interventi del pubblico in studio; Camice bianco mostrava al pubblico la quotidianità di un pronto soccorso.

Guglielmi rinnovò anche i classici linguaggi televisivi. Le interviste di Rai Tre, per esempio, erano diverse rispetto a quelle delle altre reti: Io confesso sviscerava gli aspetti più inaspettati del quotidiano attraverso interviste anonime; Harem analizza l’universo femminile con interviste mai banali alle donne più importanti di qualsiasi ambito sociale o culturale; Linea Rovente metteva alla gogna i personaggi con interviste che simulavano un interrogatorio.

La tv delle ragazze

Nella nuova Rai Tre di Guglielmi, la comicità era molto importante, e la satira intelligente. Serena Dandini, Valentina Amurri e Linda Brunetta fuorno il trittico più importante, creatrici di programmi ormai cult. Il primo fu La Tv delle Ragazze, una trasmissione composta interamente da attrici. Attraverso una satira sagace, il programma raccontava in maniera caustica l’universo femminile - sia negli aspetti pubblici, sia in quelli privati. Andarono in onda sketch tutt’ora apprezzati, come la parodia di Lilli Gruber a opera di Alessandra Casella, la svampita Francesca Dellera di Cinzia Leone, le parodie pubblicitarie fatte da Angela Finocchiaro e le interviste insolite di Syusy Blady.

Poi arrivò Scusate l’interruzione, una parodia del Maurizio Costanzo Show. In questo programma comparvero anche i primi attori uomini. Uno fra tutti, l'esordiente Corrado Guzzanti, con il suo regista di film di serie B Rokko Smitherson e l'imitazione di Donatella Raffai, posseduta dai parenti delle persone scomparse.

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Parte del cast de La Tv delle Ragazze

Il programma più famoso realizzato dalle tre autrici, però, fu Avanzi, trasmesso dal 1991 al 1993. Avanzi era un punto di raccolta per tutti gli scarti televisivi e non. Tra le imitazioni entrate nella storia vanno segnalate l’inviata del Tg2 Maria Giovanna Maglie e le disquisizioni nonsense di Enrico Ghezzi realizzate da Francesca Reggiani. Poi troviamo la Signorina Vaccaroni alle prese con il cambio tra la lira e la pizza di fango del Camerun a opera di Cinzia Leone, le imitazioni di Moana Pozzi e di Claudio Martelli a opera di Sabina Guzzanti, il Giovanni Minoli rap di Corrado Guzzanti e le incursioni pubblicitarie dei Broncoviz.

Ultimo programma del trittico Dandini, Amurri e Brunetta fu Tunnel, nato durante le politiche del 1994. Tra gli altri programmi comici e satirici pensati da Angelo Guglielmi, invece, ci furono Su la testa, Cielito Lindo, Va’ pensiero, Complimenti per la trasmissione e Il portalettere.

Le innovazioni di Guglielmi

Uno dei tanti pregi di Guglielmi fu quello di saper spaziare rapidamente e senza sbavature fra diversi aspetti della società e della cultura. A Quelli che il calcio, per la prima volta, i tifosi erano protagonisti, sgretolando la ritualità rigida di trasmissioni sportive come 90° Minuto e La Domenica Sportiva. A Ultimo Minuto venivano raccontate le storie mozzafiato di persone in balia tra la vita e la morte. A Fuori orario, il protagonista assoluto era il cinema d’essai: il programma mostrava film che non avevano trovato spazio nei palinsesti delle altre emittenti. A Schegge e in 20 anni prima veniva utilizzato il vasto materiale degli archivi della Rai; Babele era la vetrina colta per la presentazione dei libri di ogni genere; Cartolina era uno spazio in cui Andrea Barbato mandava simbolicamente una cartolina di critiche o di apprezzamenti a una persona di rilievo.

Una menzione particolare va a Blobil racconto graffiante e corrosivo della realtà attraverso il montaggio di tutto ciò che era proposto dalle altre reti. Attraverso lo scorrere degli spezzoni, Blob riusciva a creare nuovi significati, spesso dissacranti. Il giornalista Piero Vigorelli, per esempio, accusò gli autori di Blob di unire immagini di Giovanni Paolo II con quelle caustiche di Cinico TV.

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Tra le altre intuizioni di Angelo Guglielmi ci sono i messaggi di Videobox, l’inserimento di vignette e fumetti all’interno del Tg3 e il rinnovamento degli annunci televisivi. Questi ultimi, inizialmente realizzati dietro a un green screen con animazioni, divennero noti al pubblico perché si distinguevano da quelli di Rai Uno e Rai Due, dato che le annunciatrici, in bianco e nero, erano poste tra grosse virgolette rosse. Nel giro di pochi anni, Rai Tre decuplicò gli ascolti, riuscendo a disfarsi del titolo di Cenerentola della Rai e riuscendo a imporsi nel panorama nazionale televisivo.

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Grazie ad Angelo Guglielmi sono stati lanciati e rilanciati personaggi come Fabio Fazio, Serena Dandini, Michele Santoro, Donatella Raffai, Piero Chiambretti, Franca Leosini, Corrado Augias, Simonetta Martone, Maurizio Mannoni, Roberta Petrelluzzi, Corrado Guzzanti, Francesca Reggiani, Daniele Luttazzi, Cinzia Leone, Antonello Fassari, Alessandra Casella, Giuliano Ferrara, Sabina Guzzanti, Maurizio Crozza, Carla Signoris, Marcello Cesena, Federica Sciarelli, Antonio Lubrano, Mariolina Sattanino, Antonio Di Bella, Giovanna Botteri, Gad Lerner, Rosanna Cancellieri, Enrico Ghezzi, Maria Amelia Monti, Oliviero Beha, Catherine Spaak, Paolo Rossi - e tante altre personalità ancora note al pubblico.

Il retaggio di Guglielmi

L’11 luglio, Angelo Guglielmi ci ha lasciati all’età di 93 anni. Il suo ess anticipatore di mode e contenuti ha permesso la creazione di una tv colta, intelligente, in cui si faceva cultura raccontando la realtà in tutte le sue sfaccettature. Una tv in grado di cambiare improvvisamente la sua scaletta grazie al contributo immediato del pubblico, protagonista assoluto. Un modo di fare televisione oggi entrato nella normalità, ma che trentacinque anni fa veniva visto come qualcosa di assurdo e impensabile.

Molti dei programmi dell’era Guglielmi sono tutt’ora trasmessi, mentre quelli non più in onda vengono ricordati con nostalgia e ammirazione. Uno dei tanti meriti di Angelo Guglielmi è stato quello di scardinare una ritualità televisiva già vista, inserendo format e linguaggi innovativi. Per questo, saremo sempre grati all’innovatore che ha fatto risorgere Rai Tre.

Raffaele Pitzalis

Raffaele Pitzalis

Il mio accento sardo mi precede. Conosco fin troppo bene gli oggetti e gli eventi mediatici antecedenti al 2000. Le mie passioni? Automobili d'epoca, gastronomia, televisione e riviste del passato. Disegno fumetti (Car Crash Fumetti sono io) e fotografo auto per strada. Non ho un abbonamento Netflix però conosco quasi a memoria tutte le puntate de Il Commissario Rex e di Squadra Speciale Cobra 11.

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